Eccomi ritornato ragazzi, per raccontarvi un altro esperimento fatto a scuola,ma non in laboratorio in classe! abbiamo allestito la classe accanto alla nostra come un laboratorio (per non sporcare la nostra).
Quattro tavoli sono stati uniti per fare un unico banco da lavoro, su cui sono state poggiate otto bacinelle con liquidi differenti dentro,non pericolosi così nessuno perde dita;
le bacinelle erano rispettivamente riempite con liquido di sviluppo,arresto,fissaggio e lavaggio.
Non vi annoio con spiegazioni sui contenuti ma voglio solo dire che lo sviluppo e il fissaggio contenevano materiale chimico in basse quantità mentre l'arresto era semplicemente acqua e aceto e il lavaggio esclusivamente acqua.
dopo averci spiegato i liquidi il prof tira fuori un foglietto di carta all'apparenza ma in realtà aveva un potere magico, a contatto con la luce il foglio diventava piano piano nero,incredibile eh!
Il foglio era ricoperto di sale d'argento, un materiale fotosensibile che a contatto con la luce annerisce,il potere della chimica;
Dopo averci mostrato cosa fare ci munisce di due fogli, nel primo bisognava mettere prima la mano nello sviluppo e poi imprimerla sul foglio poi passarlo nei 3 bagni per non farla cancellare,così risultava un impronta nera sul foglio bianco proprio come questa:
Mentre nel secondo foglio bisognava prima immergere la mano nel liquido di fissaggio poi imprimerla sul foglio in questo modo il liquido di fissaggio elimina i sali d'argento che in questo modo nella parte toccata dal liquido la luce non fa più effetto così avremo un'impronta bianca su foglio nero dopo averla sempre passata nei 3 bagni in modo tale che anche lo sviluppo acceleri l'annerimento dei sali questo è il risultato:
Questa lezione mi ha fatto capire al 100% come funzionano i sali d'argento e che oltre alla semplice immagine esiste dietro un enorme lavoro di studio anche di altre materie come la chimica; vi invito a guardare i miei scorsi post e spero di non avervi annoiato ci sentiamo alla prossima puntata dal vostro Big Blogger.
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